Omiyage: la cultura dei regali in Giappone

Ogni viaggio in Giappone comporta il riempirsi la valigia di souvenir, sicuramente al ritorno ma spesso anche all’andata se si incontrano amici e conoscenti sul luogo. Il Giappone è un paese ricco di tradizioni, e quella legata all’arte dei regali omiyage (おみやげ) è molto diffusa come consegna di souvenir dopo un viaggio . Questo rito è molto più che una semplice abitudine; si tratta di una forma d'arte che rispecchia valori culturali come il rispetto, la gratitudine e la cura per amici, colleghi e familiari. Con questa guida saprai perfettamente come gestire la tradizione degli omiyage e portare un po’ di questa tradizione con te al tuo ritorno, assieme ai tanti souvenir.

Negozio tipico. Foto su licenza Unsplash

Le origini e lo sviluppo della cultura degli omiyage

Il termine omiyage deriva da antiche tradizioni religiose. Durante il periodo Heian (794-1185), i pellegrini che visitavano i santuari e templi shintoisti o buddisti portavano doni votivi o acquistavano oggetti benedetti per i propri cari. Col tempo, questa pratica si è evoluta e ha assunto una dimensione più laica, diventando un simbolo di attenzione verso chi è rimasto a casa in quanto la possibilità di viaggiare corrisponde ad un privilegio.

Nel periodo Edo (1603-1868), con l'aumento dei viaggi lungo le kaidō (le principali strade commerciali del Giappone), le località turistiche iniziarono a sviluppare prodotti specifici da vendere come souvenir. Questi articoli erano spesso legati alla cultura locale, come dolci tradizionali, ceramiche o tessuti anche per preservare e valorizzare l’artigianato locale. Da allora, “l'omiyage” è diventato un elemento imprescindibile del viaggio.

L’omiyage oggi: bancarelle e negozi dedicati

Ogni regione del Giappone è famosa per prodotti tipici che si possono acquistare come omiyage. Ad esempio, Kyoto è celebre per i suoi yatsuhashi (dolci a base di riso e cannella), mentre Hokkaido offre i famosi Shiroi Koibito (biscotti al burro con cioccolato bianco). In tutte le stazioni ferroviarie, aeroporti e aree di sosta, si trovano negozi dedicati agli omiyage, spesso con confezioni elegantemente preparate che rispecchiano il gusto raffinato giapponese.

Questi negozi non vendono solo prodotti gastronomici, ma anche oggetti artigianali, come bambole, ceramiche o stoffe. Molte località hanno veri e propri mercati dedicati, con esposizioni curate per invogliare i turisti a scegliere il regalo perfetto.

Bancherella di mochi locali e freschi. Foto su licenza Unsplash

Come comportarsi con gli omiyage: regole e suggerimenti

Cosa portare come omiyage?

Quando si sceglie un omiyage, è importante considerare i gusti e le preferenze di chi lo riceverà, ma anche il contesto culturale. Ecco alcune linee guida:

  1. Prodotti locali: Gli omiyage devono rappresentare la regione visitata. Dolci, snack o prodotti artigianali locali sono sempre apprezzati. Se devi portare regali ad amici in Giappone, considera prodotti locali della tua regione o provincia. Meglio se sono beni di consumo come specialità gastronomiche o piccole bottiglie. Lo spazio in Giappone è limitato, dunque evita di comperare oggetti ingombranti pensati per rimanere e durare a lungo. Potrebbero mettere a disagio il ricevente.

  2. Confezioni multiple: Spesso gli omiyage sono confezionati in modo da essere condivisi, come scatole di biscotti o caramelle. Questo è particolarmente utile per uffici o gruppi. Anche qua compattezza ed efficienza giocano un ruolo cruciale.

  3. Estetica curata: La presentazione è fondamentale. Confezioni eleganti e curate mostrano rispetto verso chi riceve il regalo. Scegli dunque prodotti pensati già come idea regalo.

Come consegnare e ricevere un omiyage

  1. Preparazione e incarto: Gli omiyage sono quasi sempre confezionati in modo impeccabile. Non è comune spacchettare il regalo prima di consegnarlo; si lascia intatta l'elegante confezione originale. Considera un furoshiki (風呂敷), ossia un pezzo di stoffa decorato, per impacchettare il tuo regalo.

  2. Il momento della consegna: L'omiyage va consegnato con entrambe le mani, accompagnato da un leggero inchino. Una frase come "Tsumaranai mono desu ga" (つまらないものですが), che significa letteralmente “È solo una cosa da poco, ma...”, è un modo umile e rispettoso di offrire il dono.

  3. La ricezione: Anche chi riceve l'omiyage deve usare entrambe le mani e ringraziare calorosamente. In genere, il regalo non si apre immediatamente; si aspetta un momento più privato per farlo, come segno di discrezione. Magari una volta seduti al tavolo di un ristorante o addirittura a casa e lontano da chi ha consegnato il regalo.

Il valore simbolico degli omiyage

Gli omiyage non sono solo oggetti, ma veicoli di connessione sociale. Portare un regalo dopo un viaggio dimostra che si è pensato agli altri, rafforzando i legami con amici, parenti e colleghi. Nella cultura giapponese, questo gesto è una manifestazione di omoiyari (思いやり), ovvero l'empatia e il rispetto verso gli altri. Un po’ come dimostrare che in viaggio ci si è portati anche la compagnia di queste persone.

Errori da evitare

  1. Non portare nulla: Tornare da un viaggio senza un omiyage, soprattutto per colleghi o amici stretti, può essere visto come una mancanza di attenzione e come atteggiamento egoista.

  2. Regali troppo personali: Gli omiyage devono essere neutrali e adatti al contesto. Evita oggetti troppo intimi o dal significato ambiguo. Piuttosto aggiungi un piccolo biglietto con un pensiero scritto in modo carino e sentito.

  3. Confezioni rovinate: Una confezione danneggiata può essere percepita come mancanza di rispetto.

  4. Oggetti eccessivamente costosi e vistosi: A giocare un ruolo fondamentale non sono solo la dimensione e la tipologia di prodotto, ma anche il suo costo. Spendere tanto per una persona può voler dire metterla a disagio e farle percepire un senso di inadeguatezza o di aver sviluppato un debito nei tuoi confronti.

Occhio al budget e allo spazio in valigia

La cultura degli omiyage è un perfetto esempio di come in Giappone il dettaglio e la considerazione per gli altri siano centrali nella vita quotidiana. Comprendere e rispettare queste tradizioni è un modo per entrare in sintonia con la cultura giapponese e mostrare gratitudine in modo autentico.

La prossima volta che visiti il Giappone, prenditi del tempo per esplorare i negozi di omiyage e scoprire i prodotti unici di ogni regione. Ricorda che, dietro ogni piccolo regalo, si nasconde un grande gesto di connessione e rispetto.

Ma questo non basta! Sia che tu voglia portare regali in Giappone o al tuo rientro in Italia, tieni in considerazione lo spazio a tua disposizione per evitare di schiacciare eccessivamente le confezioni regalo e rovinarle. Inoltre, seppur il Giappone sia un paese tendenzialmente accessibile e poco costoso, è facile esagerare con lo shopping, soprattutto visto il cambio vantaggioso Euro-Yen. Occhio dunque ai numerosi pasti al ristorante, trasporto pubblico e shopping sfrenato incentivato anche dal tax-free del 10% disponibile in molti negozi e catene di grandi dimensioni.


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Pippo Senpai

Sono Filippo, analista software sabaudo con un amore smodato per il Giappone e la passione per le arti e la scrittura. Forse la mia anima è giapponese? O forse sono solo un nerd. Ho creato Walk of Japan per dare ordine alle mie avventure e ai miei pensieri e condividere tutto questo nel modo a me più congeniale: attraverso la comunicazione digitale. Spero questo portale possa diventare il tuo compagno di viaggio in Giappone. Buona avventura!

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