Il Geoparco Segreto del Giappone: Le Isole Oki

Nel mio perenne tour del Giappone sono sempre alla ricerca di posti nuovi da scoprire attraverso tutte e 47 le prefetture. Proprio quest’anno ho passato in rassegna una prefettura un po’ dimenticata e poco nota, Shimane, e mi sono imbattuto in una zona invece ricca di attività, luoghi di interesse e patrimonio UNESCO. Il Giappone è infatti una terra che non smette mai di sorprendere. Oltre le mete turistiche più note, come Kyoto o Tokyo, esistono anche luoghi remoti e affascinanti che raccontano storie millenarie e autentiche e offrono panorami spettacolari. Tra questi, le Isole Oki sono una perla nascosta, un arcipelago che si erge isolato nel Mar del Giappone, molto a largo della costa della prefettura di Shimane. Questo luogo unico è molto più di un paradiso naturale: è un Geoparco Globale UNESCO, un tesoro di biodiversità e cultura che aspetta di essere scoperto. In questo articolo offro una guida a Okishima con un resoconto della mia personale esperienza, ad oggi la migliore mai avuta in Giappone o in qualsiasi altro viaggio.

Viaggio in traghetto da Matsue, Shimane. Foto di Walk of Japan

La formazione delle Isole Oki: un viaggio attraverso il tempo

Circa sei milioni di anni fa, l'attività vulcanica nel Mar del Giappone diede origine a queste isole. Le eruzioni sottomarine e i movimenti tettonici hanno scolpito un paesaggio caratterizzato da scogliere mozzafiato, formazioni rocciose surreali e baie tranquille: immagina le coste della Scozia e dell’Irlanda ma in estremo oriente! Con il passare del tempo, l'erosione ha plasmato ulteriormente il territorio, creando un ambiente ideale per la flora e la fauna. Oggi, le Isole Oki rappresentano una lezione di geologia vivente, con siti come la Kuniga Coast e il Monte Akahage che offrono un assaggio della loro evoluzione millenaria con rocce plasmate dal tempo.

Ufficio postale kawaii, Ama Town, Nakanoshima, Shimane. Foto di Walk of Japan

La storia umana: un arcipelago di esiliati e pionieri

Le Isole Oki non sono solo un miracolo della natura, ma anche un crocevia di storie umane. Durante il periodo feudale giapponese, queste terre, per via della loro grande distanza dalla costa, furono utilizzate come luogo di esilio per figure politiche e nobili caduti in disgrazia. Tra questi, l'imperatore Gotoba, esiliato sull'isola di Nakanoshima, lasciò un'impronta indelebile nella cultura locale. La comunità, resiliente e isolata, ha sviluppato tradizioni uniche, spesso intrecciate con le credenze shintoiste e buddiste.

Esiliati sì, ma in un paradiso terreste! Rainbow Beach, Nakanoshima, Shimane. Foto di Walk of Japan

Alla scoperta delle quattro isole principali

L'arcipelago delle Oki è composto da quattro isole principali: Dōgo (Okinoshima), Nishinoshima, Nakanoshima (Ama) e Chiburijima. Ogni isola offre un'esperienza unica, con attrazioni naturali, culturali e gastronomiche da esplorare. Queste isole sono comodamente collegate da una rete di traghetti locali.

Dōgo (Okinoshima): la più grande e ricca di storia

Spesso l’isola di prima scelta, molto montagnosa e ricca di foreste verdi e sentieri per fare trekking ed escursioni. Decisamente la più avventurosa. L’isola è parecchio grande e ospita innumerevoli anfratti, spiagge, calette, baie e scorci meravigliosi. Fra tutte le isole è quella dove mi sento maggiormente di consigliare il noleggio di un’auto o il mettere in conto molte corse in taxi.

  • Tamawakasu-mikoto Shrine: Questo santuario è uno dei più antichi del Giappone e un simbolo spirituale delle isole. Immerso in una foresta sacra, è il luogo ideale per chi cerca pace e connessione con la natura.

  • Shirashima Coast: Una costa pittoresca perfetta per escursioni in barca o kayak. Le sue acque cristalline offrono una vista incredibile sulle formazioni rocciose.

Nishinoshima: la natura incontaminata

  • Kuniga Coast: Una delle coste più spettacolari del Giappone, con sentieri che offrono viste mozzafiato sulle scogliere e il mare aperto. Qui è possibile ammirare cavalli e mucche allo stato brado pascolare nelle praterie, così belle e perfette che mi aspettavo uscisse Heidi da un momento all’altro!

  • Takuhi Shrine: Arroccato su una montagna, questo santuario è un luogo di pellegrinaggio e contemplazione, con un panorama unico sull'isola.

Matengai Cliff, Kuniga Coast, Shimane. Foto di Walk of Japan

Nakanoshima (Ama): l'isola della cultura

  • Oki Shrine e Emperor Gotoba Museum: Questo santuario è dedicato all'imperatore Gotoba e racconta la storia del suo esilio sull'isola. Un luogo carico di significato storico e spirituale. Vicino c’è anche un museo dedicato.

  • Hishiura Port: Il cuore pulsante di Ama, con mercati vivaci e ristoranti dove è possibile gustare il pesce più fresco delle isole.

  • Akiya Coast: Una costa tranquilla con spiagge di sabbia bianca e acque trasparenti, perfette per nuotare o fare snorkeling.

Chiburijima: l’isola della quiete

  • Monte Akahage: Il punto più alto dell'isola, da cui si possono ammirare panorami spettacolari su tutto l'arcipelago.

  • Sekiheki (Red Cliff): Questa falesia rossa è uno spettacolo naturale che cambia colore con la luce del sole, creando un contrasto affascinante con il blu del mare.

  • Kawai Village: Un villaggio tradizionale dove è possibile osservare il lento scorrere della vita quotidiana e partecipare a workshop di artigianato locale.

Porto di Beppu, Nishinoshima, Shimane. Foto di Walk of Japan

Specialità locali: un banchetto per i sensi

La gastronomia delle Isole Oki è una celebrazione dei sapori autentici del mare e della terra. Tra le specialità più apprezzate troviamo:

  • Pesce fresco e frutti di mare: Le acque ricche del Mar del Giappone garantiscono una varietà incredibile di pesci e molluschi, spesso serviti crudi o grigliati.

  • Manzo di Oki: Una carne pregiata di tipo Wagyu, tenera e saporita, che compete con le migliori varietà di manzo del Giappone.

  • Sake locale: Prodotto con l'acqua pura delle isole, questo sake ha un gusto unico che riflette il carattere dell'arcipelago.

  • Artigianato tradizionale: Le ceramiche e i tessuti di Oki sono opere d'arte che raccontano storie di maestria e dedizione.

Colazione tradizionale con ingredienti freschissimi e di altissima qualità, Hotel Ento, Nakanoshima, Shimane. Foto di Walk of Japan

Come raggiungere le Isole Oki

Le Isole Oki sono accessibili principalmente via mare, con traghetti che partono dai porti di Shichirui (Prefettura di Shimane) e Sakaiminato (Prefettura di Tottori). Dunque i punti strategici sull’isola principale del Giappone sono la città portuale di Matsue collegata via bus o taxi al porto Shichirui e la stazione di Yonago, collegata via treno al porto Sakaiminato. Queste due località sono ovviamente ben collegate con la rete di treni JR soprattutto a Okayama, Tottori e Osaka.

Tipologie di traghetti

  • Ferry Oki, Ferry Kuniga e Ferry Shirashima: Questi traghetti possono trasportare fino a 800 passeggeri e veicoli. Il viaggio dura circa 2-2,5 ore.

  • Fast Ferry Rainbow Jet: Un aliscafo più veloce, con una capacità di 250 passeggeri. Perfetto per chi non necessita di trasportare veicoli, riduce il tempo di viaggio a circa 60-70 minuti.

Per informazioni dettagliate su orari e tariffe, è consigliato consultare il sito ufficiale della Oki Kisen Ferry Line.

Il tempo sembra fermo e sospeso. Foto di Walk of Japan

Trasporti locali e pernottamento

Una volta arrivati, spostarsi sulle isole non è scontato e può voler dire ricorrere a taxi o lunghe passeggiate. Pochi o nulli infatti sono i bus locali. Per maggiore comodità, sono disponibili anche servizi di noleggio auto e biciclette. Molti giapponesi vengono qui in moto per godersi le isole.

Hotel Ento. Foto di Walk of Japan

Per dormire le isole offrono molti tipi di accomodazione, da ryokan e guesthouse senza pretese a hotel di alto livello per coccolarsi durante questa avventura nell’avventura. Tra le varie strutture che ho visitato posso consigliare l’Hotel Ento per l’altissima qualità del cibo, dello staff e dei servizi e il design minimale e in perfetto stile wabi-sabi, il tutto senza pagare cifre offensive o inaccessibili.

Camera con vista, Hotel Ento. Foto di Walk of Japan

Chi non risica non rosica

Le Isole Oki sono davvero remote, a 4 ore circa di traghetto dalla città di Matsue anch’essa abbastanza lontana dalle mete più gettonate. Dunque un viaggio di qualche giorno in questo arcipelago prevede un itinerario ad hoc all’interno di un viaggio o particolarmente lungo o che per forza di cose deve sacrificare delle tappe turistiche, come ad esempio Miyajima, un’altra isola bellissima ma soffocata dal turismo.

Hote Ento. Foto di Walk of Japan

Dunque le isole Oki rappresentano un’opportunità unica per immergersi in un Giappone autentico, lontano dal turismo di massa e immerso in una natura incontaminata tra coste, foreste, spiagge e mare. Inoltre, le storie affascinanti e la cultura isolana di questo arcipelago ti faranno innamorare anche della parte più umana di questo luogo remoto. Non dimenticherò mai il passaggio offertomi in macchina da un nonnino sordomuto del posto, la pazienza disarmante di un tassista nello scorrazzarmi in giro e la gentilezza estrema di una donna del posto che si è prodigata ad aiutarmi a cercare un ATM che accettasse carte internazionali (consiglio a questo proposito gli ATM degli uffici postali). Grazie di cuore e arrivederci.


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Pippo Senpai

Sono Filippo, analista software sabaudo con un amore smodato per il Giappone e la passione per le arti e la scrittura. Forse la mia anima è giapponese? O forse sono solo un nerd. Ho creato Walk of Japan per dare ordine alle mie avventure e ai miei pensieri e condividere tutto questo nel modo a me più congeniale: attraverso la comunicazione digitale. Spero questo portale possa diventare il tuo compagno di viaggio in Giappone. Buona avventura!

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