Il Segreto del Giappone: la Qualità delle sue Acque

L'acqua in Giappone è rinomata non solo per la sua qualità, ma anche per l'importanza che riveste nella vita quotidiana, nella cucina e nella cultura del Paese. Le sue proprietà uniche, come un basso contenuto di minerali e un pH leggermente alcalino, la rendono diversa da quella di molti altri Paesi, influenzando non solo la salute e il benessere ma anche la gastronomia e l’esperienza delle terme giapponesi.

Diga di Kurobe, Toyama. Foto di Walk of Japan

Proprietà dell'acqua in Giappone

L'acqua del rubinetto giapponese è considerata una delle più pure al mondo e viene trattata con tecniche avanzate per garantirne la sicurezza. Le sue principali caratteristiche sono:

  • Bassa durezza: L'acqua giapponese è prevalentemente dolce, con una bassa concentrazione di minerali come calcio e magnesio (mediamente 10-20 mg/L, contro i 100-300 mg/L di molte regioni italiane).

  • pH neutro o leggermente alcalino: Il pH dell'acqua giapponese si aggira intorno a 6,8-7,4, che la rende delicata sulla pelle e sui capelli.

  • Minima quantità di cloro: Anche se clorata per la potabilizzazione, l'acqua giapponese presenta livelli di cloro molto bassi rispetto a molti Paesi occidentali e non emana quell’odore terribile di piscina tipica delle acque nostrane.

Queste caratteristiche hanno un impatto significativo sull'uso quotidiano.

Conseguenze nella cura personale

L'acqua dolce giapponese favorisce:

  • Pelle e capelli morbidi: L'assenza di eccessivi minerali riduce la secchezza e l'irritazione cutanea.

  • Efficienza nei detergenti: L'acqua dolce permette ai tensioattivi nei saponi di sciogliersi meglio, creando una schiuma abbondante con una piccola quantità di prodotto. Questo è dovuto alla ridotta presenza di ioni di calcio e magnesio che, nell'acqua dura, si combinano con i saponi diminuendone l'efficacia e lasciando un residuo di tensioattivi sulla pelle, portando a secchezza e irritazioni. Per quello alla prima doccia in Giappone ci si sente davvero puliti per la prima volta!

  • Bucato più morbido: I tessuti lavati con acqua giapponese tendono a risultare meno rigidi, dato che i residui di sapone si dissolvono più facilmente, dunque lo stesso principio visto su pelle e capelli. Il bucato tirato fuori dall’asciugatrice è sempre morbidissimo e quasi privo di pieghe. Hai mai notato come i giapponesi siano sempre perfettamente stirati con abiti morbidi e fluenti? Ecco il segreto: l’acqua!

Fiume Iya, Tokushima. Foto di Walk of Japan

Effetti sulla cucina e sul tè

L'acqua dolce è ideale per preparare piatti delicati e bevande come il tè.

  • Cucina: I brodi (dashi) risultano più limpidi e saporiti poiché l’acqua non sovrasta il gusto degli ingredienti. Per confronto, in Italia, l'acqua dura può mascherare i sapori sottili per via dell’alta presenza di minerali e cloro.

  • : I giapponesi attribuiscono all'acqua dolce il merito di esaltare l’aroma e il gusto del tè verde, che risulta più morbido e meno amaro rispetto a quanto accade utilizzando acqua dura. Io personalmente trovo l’acqua dolce in realtà più amara rispetto a quella dura (ad esempio l’acqua Sant’Anna è estremamente morbida e povera di minerali e la percepisco come amara mentre la Vitasnella è dura ma la sento molto neutra), ma la leggerezza è indubbiamente percettibile e aiuta a rendere brodi e bevande più godibili.

Acque in bottiglia: le più pregiate

In Giappone, l'acqua minerale in bottiglia è molto popolare, e alcuni marchi sono particolarmente rinomati:

  • Suntory Tennensui: Un’acqua dolce, raccolta da sorgenti naturali nelle Alpi giapponesi, apprezzata per il suo gusto puro. Suntory è una grandissima azienda e produce anche tè, distillati e birre.

  • Fujisan no Meisui: Proveniente dalle sorgenti ai piedi del Monte Fuji, con un basso contenuto di minerali, perfetta per preparare tè e caffè.

  • I LOHAS: Un brand eco-friendly, con acqua leggera e confezioni sostenibili. La si riconosce per i tappi verdi e la plastica molto sottile. In generale in Giappone è abbastanza diffusa anche l’acqua in tetrapack.

Queste acque, grazie alla loro composizione chimica, sono ideali per chi cerca un’alimentazione naturale e salutare che rispetta il sapore degli ingredienti, essenziale nella cucina giapponese che si basa tantissimo sul crudo e la freschezza dei prodotti.

Fiume Kamo, Kyoto. Foto di Walk of Japan

Le terme giapponesi: un trionfo di varietà

Il Giappone è famoso per le sue onsen (terme naturali), alimentate da sorgenti vulcaniche ricche di minerali. I tipi di acque termali variano in base alla composizione, e ognuno offre benefici specifici:

  • Acque sulfuree: Note per il loro odore caratteristico, sono utilizzate per migliorare la circolazione e curare malattie della pelle.

  • Acque alcaline: Rendono la pelle morbida e setosa, grazie al loro effetto levigante, infatti viene raccomandato di lavarsi bene prima di entrare nelle vasche e di non strofinarsi la pelle, in quanto l’effetto esfoliante finirebbe a sporcare l’acqua con le cellule morte della nostra pelle!!

  • Acque ferruginose: Contengono alte concentrazioni di ferro e sono ideali per alleviare l’anemia… o così dicono.

  • Acque saline: Simili all'acqua di mare, favoriscono la ritenzione del calore nel corpo e sono utili per dolori muscolari.

Le onsen, come quelle di Hakone o Beppu, sono mete frequentate per il relax e il benessere, ma anche per il valore culturale e spirituale che rappresentano. In ogni caso le onsen sono diffusissime in tutto il Giappone, anche nelle grandi città e offrono sicuramente un effetto benefico dato dallo sbalzo termico.

Foto su licenza Unsplash

Acqua giapponese vs acqua italiana

La differenza più evidente tra l’acqua giapponese e quella italiana è la durezza. In Italia, soprattutto in alcune regioni, l'acqua contiene alti livelli di calcare e viene trattata con maggiori quantità di cloro, fattori che influenzano il sapore e l’uso. L'acqua giapponese, invece, grazie alla sua dolcezza, è più delicata e versatile, migliorando la qualità della vita quotidiana e delle tradizioni culinarie. Io mi faccio sempre il bucato in Giappone prima di tornare in modo da avere tutti i cambi belli morbidi per ancora qualche giorno!

In sintesi, l'acqua in Giappone è molto più di un semplice elemento naturale: è parte integrante di una cultura che valorizza il benessere, la gastronomia e la bellezza. Dalle case alle terme, l’acqua rappresenta un tesoro che ha permesso lo sviluppo di armonia e attenzione ai dettagli tipiche del Paese del Sol Levante.


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Pippo Senpai

Sono Filippo, analista software sabaudo con un amore smodato per il Giappone e la passione per le arti e la scrittura. Forse la mia anima è giapponese? O forse sono solo un nerd. Ho creato Walk of Japan per dare ordine alle mie avventure e ai miei pensieri e condividere tutto questo nel modo a me più congeniale: attraverso la comunicazione digitale. Spero questo portale possa diventare il tuo compagno di viaggio in Giappone. Buona avventura!

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