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I 12 Castelli Originali Giapponesi ~Kochi~

Forse, rispetto all’Italia, il Giappone non colpisce per architettura antica, rovine millenarie e monumenti storici ma vanta comunque una interessante e unica tradizione architettonica i cui tesori più preziosi sono i castelli. Di oltre 5.000 castelli originari costruiti in epoca feudale, oggi solo 12 conservano ancora l'originale tenshu (il mastio principale), sopravvissuto a incendi, guerre e calamità naturali. Questo articolo è il primo di una serie dedicata a questi gioielli, iniziando con il castello di Kochi, una piccola sorpresa che mi ha conquistato recentemente anche grazie ad una simpatica guida locale che lavora come volontaria per la città.

Catello di Kochi. Foto di Walk of Japan

I 12 Castelli con il Mastio Originale

Ecco di seguito la lista dei castelli originali, è sicuramente divertente vederli tutti piano piano, viaggio dopo viaggio, e usarli come punto di riferimento per visitare diverse prefetture nel tempo.

  1. Castello di Himeji (Hyogo)

  2. Castello di Matsumoto (Nagano)

  3. Castello di Inuyama (Aichi)

  4. Castello di Hikone (Shiga)

  5. Castello di Marugame (Kagawa)

  6. Castello di Matsue (Shimane)

  7. Castello di Bitchu Matsuyama (Okayama)

  8. Castello di Uwajima (Ehime)

  9. Castello di Kochi (Kochi)

  10. Castello di Hirosaki (Aomori)

  11. Castello di Maruoka (Fukui)

  12. Castello di Fukuyama (Hiroshima)

Ciascuno di essi rappresenta una finestra su un passato fatto di potere, intrighi, estetica e ingegneria.

Il Castello di Kochi: Un Simbolo della Storia e del Moderno

Architettura

Costruito tra il 1601 e il 1611 da Yamauchi Katsutoyo, il castello di Kochi si distingue per la sua struttura compatta ma elegante. Il mastio, posizionato su un alto basamento in pietra, offre una vista panoramica sulla città. Caratterizzato da un design sobrio rispetto ad altri castelli giapponesi, il mastio è collegato a una residenza signorile (goten), particolarità unica di questo castello. Le mura bianche e i tetti in tegole nere creano un contrasto che riflette la perfezione estetica dell'epoca Edo.

Un elemento distintivo del castello è la sua funzionalità sia difensiva che residenziale: molte delle sue stanze furono progettate per ospitare il daimyo e la sua famiglia. Questo equilibrio tra estetica e praticità rende il castello un esempio unico dell'architettura feudale giapponese.

Trave del protone principale. Foto di Walk of Japan

Ruolo Storico

Dopo il periodo di costruzione, il castello divenne il centro amministrativo e simbolico del dominio della provincia di Tosa, controllata dalla famiglia Yamauchi. Nonostante i conflitti dell'epoca, il castello di Kochi non ha subito distruzioni significative e ha mantenuto il suo mastio originale, sopravvivendo persino a incendi e bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale.

La sua costruzione fu motivata dalla necessità di consolidare il potere del clan Yamauchi nella regione dopo la sconfitta del clan Chosokabe durante la famosa e importante battaglia di Sekigahara nel 1600. Yamauchi, fedele alleato di Tokugawa Ieyasu, ricevette il controllo del territorio come ricompensa per il suo supporto, e la costruzione del castello servì a stabilire la sua autorità nella provincia.

Il castello non solo rappresentava un baluardo di difesa contro eventuali insurrezioni locali o attacchi esterni, ma simboleggiava anche la stabilità e il potere della famiglia Yamauchi, che governò Tosa per oltre 260 anni. Durante il suo massimo splendore, il castello di Kochi era un fulcro politico, economico e culturale, oltre che il cuore strategico di una rete di fortificazioni che garantivano il controllo del territorio.

Foto di Walk of Japan

Con la Restaurazione Meiji (1868), tuttavia, iniziò il declino del castello. La fine dello shogunato Tokugawa portò alla demolizione di molte strutture feudali in Giappone per segnare il passaggio a un governo centralizzato unito anche dalla figura dell’Imperatore. Sebbene diverse parti del castello di Kochi furono distrutte o perse la loro funzione originaria, il mastio principale e alcune sezioni significative sopravvissero. A differenza di altri castelli, il mastio di Kochi non fu mai raso al suolo né bruciato, e venne preservato come simbolo storico.

Oggi, dopo un periodo di abbandono e restauri iniziati nel XX secolo, il castello è tornato a essere un elemento centrale della città di Kochi, conservando il fascino della sua lunga storia e la memoria del dominio Yamauchi.

Mura esterne. Foto di Walk of Japan

Il Simbolo di Kochi: Mitsubishi

L'emblema del castello, il "mitsu tomoe" (tre spirali), è stato ripreso dal clan Yamauchi e divenne successivamente l'ispirazione per il simbolo della Mitsubishi. La famiglia Iwasaki, fondatrice della Mitsubishi, era originaria della provincia di Tosa, e scelse il simbolo per rendere omaggio alle sue radici. Un altro piccolo dettaglio, rivelatomi con simpatia dalla guida locale Hisako - che continuava a coprirsi la testa e scappare dicendo che eravamo in quel momento “target” delle frecce dei soldati del castello - è la piccola decorazione metallica presente sui portoni che simboleggia il muso di un cinghiale.

Mitsu Tomoe, ripreso poi dalla Mitsubishi. Foto di Walk of Japan

Il Ruolo del Castello Oggi

Oggi, il castello di Kochi è un’importante attrazione turistica e un simbolo della città. Situato nel cuore di Kochi, è circondato da un parco che ospita eventi e festival, tra cui il famoso Kochi Yosakoi Matsuri, che si tiene ogni estate. Il castello ospita anche un museo che racconta la storia della regione e del clan Yamauchi e le sue connessioni al clan Tokugawa.

Devo ringraziare di cuore la signora Hisako San che mi ha fatto appassionare di questo castello e della storia di questa regione abbastanza remota dello Shikoku, da qui mi sono informato sui 12 castelli originali ed è mio desiderio quello di visitarli tutti. Per ora ne ho visti 6! A presto con un nuovo articolo su un altro castello.

Accesso

Raggiungibile a piedi in 10-15 minuti dalla stazione JR di Kochi, il castello è aperto dalle 9:00 alle 17:00, ultimo ingresso alle 16:30 ma conviene arrivare prima per evitare di fare tutto di corsa. L’ingresso costa 420 yen ma potrebbe esserci una maggiorazione per visitare anche le residenze.


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