Il Giappone è ancora autentico o è diventato troppo turistico? Cosa sapere prima di organizzare il tuo viaggio.
Negli ultimi anni, il Giappone ha visto un'esplosione di turisti internazionali, soprattutto dopo eventi come le Olimpiadi di Tokyo del 2020 e l’apertura sempre maggiore del Paese al turismo di massa ma soprattutto in risposta ad uno yen debole e tassi di cambio davvero vantaggiosi. Molti si chiedono se il Giappone abbia perso parte della sua autenticità, trasformandosi in una destinazione "inflazionata" e troppo affollata.
In questo articolo, esploreremo se il Giappone è davvero diventato una destinazione troppo turistica e se è ancora possibile vivere un’esperienza autentica, lontano dai percorsi più battuti.
1. L’aumento del turismo in Giappone: quali sono le cause?
Negli ultimi decenni, il Giappone ha conosciuto un’impennata turistica impressionante. Tra il 2010 e il 2019, il numero di visitatori internazionali è più che triplicato, raggiungendo quasi 32 milioni di turisti all’anno. Diverse cause hanno contribuito a questo fenomeno:
Visibilità internazionale: La cultura pop giapponese, anime, manga e la moda di Harajuku hanno attratto milioni di appassionati da tutto il mondo. Tutto ciò è stato poi reso estremamente accessibile grazie ai social network, in particolare Instagram e Youtube.
Accessibilità dei voli: Compagnie aeree low-cost e maggiori collegamenti con l’Asia, Europa e Nord America hanno reso più facile viaggiare in Giappone. Attualmente sono presenti due rotte dirette dall'Italia: Milano-Tokyo con la compagnia All Nippon Airways e Roma-Tokyo con Ita Airways.
Miglioramento delle infrastrutture turistiche: L’introduzione di carte prepagate, carte internazionali, traduzioni in inglese, app e Wi-Fi gratuito ha facilitato l’esperienza dei viaggiatori.
Ma questa crescita ha un prezzo. Località come Kyoto, Tokyo e Nara sono diventate mete quasi "inflazionate", dove orde di turisti si ammassano davanti ai templi e prendono d'assalto i mezzi pubblici, rendendo difficile godere del fascino di questi luoghi e creando una sensazione di disagio nel turista che quasi si sente un peso.
2. Quali sono le aree più colpite dal turismo di massa?
Alcune delle località più famose del Giappone soffrono di sovraffollamento turistico, perdendo parte della loro autenticità originaria. Ecco alcune delle aree più colpite:
Kyoto: Conosciuta per i suoi templi e giardini zen, Kyoto è spesso sovraffollata, soprattutto durante le stagioni dei ciliegi in fiore e delle foglie autunnali. Camminare lungo le vie di Gion, attraversare la foresta di bamboo ad Arashiyama o visitare il Kinkaku-ji può diventare un’esperienza frenetica e meno contemplativa del previsto.
Tokyo (zona di Asakusa): L'iconico tempio di Senso-ji è spesso invaso da turisti, soprattutto nei fine settimana, rendendo difficile apprezzarne la spiritualità. Anche Shinjuku, in particolare l'area di Kabukicho, è affollata di stranieri e il rischio di cadere in trappole per turisti è elevato.
Nara: Famosa per i suoi cervi sacri e i grandi templi, Nara è una destinazione molto popolare per le gite di un giorno da Kyoto e Osaka. Anche qui, l’affluenza di turisti può rovinare l'atmosfera tradizionale del luogo.
3. Dove trovare l’autenticità? Consigli per evitare il turismo di massa
Nonostante l’aumento del turismo, è assolutamente possibile visitare i siti più famosi del Giappone, avendo cura di seguire un itinerario meno scontato ed evitare se possibile i momenti di altissima stagione.
Quello che consiglio è innanzitutto dedicare il giusto tempo al viaggio. Oggigiorno sentiamo spesso la necessità, forse più indotta che reale, di fare molteplici viaggi ogni anno, approfittando di qualsiasi ponte o festività. La cosiddetta FOMO (Fear of missing out: paura di perdersi esperienze gratificanti che fanno gli altri) ci può spingere a fare scelte un po' frenetiche, tanto per riempire il nostro Instagram di foto e video accattivanti nei posti più popolari.
Certamente è bello ciò che piace, ma dedicare almeno 15 giorni ad un viaggio importante in un luogo così remoto come il Giappone, è il minimo per poter godere della sua cultura in modo rispettoso e variegato, ad un passo che può essere avventuroso ma mai frenetico.
Evitare la fioritura dei ciliegi. Capisco che molti, per paura di poter visitare questo paese una sola volta, vogliano a tutti i costi ammirare i ciliegi in fiore (hanami), ma una volta che si scoprono tutte le fioriture meravigliose che avvengono da Nord a Sud, sarà sicuramente più facile organizzare un itinerario più flessibile al riparo da situazioni da "parco dei divertimenti". Non abbiate paura a viaggiare quando non lo fanno gli altri, se avete modo di concordare le ferie in modo flessibile, siete in pensione o non avete grossi vincoli nella gestione del vostro calendario, approfittatene appieno!
Evitare l'estate. Questo è un tema più controverso, in Italia, un gran numero di persone ha le ferie comandate in estate, soprattutto ad Agosto, che è anche periodo di chiusura delle scuole e unico momento nel quale molte famiglie possono assentarsi da lavoro per almeno due o tre settimane di fila. Se siete assolutamente intenzionati a visitare il Giappone, è meglio evitare di andarci tra Giugno e Settembre compresi per via del caldo estremo e soprattutto per il rischio di piogge intense e tifoni. Questi eventi naturali possono portare a disagi come ritardi e cancellazioni di treni, voli e altri servizi. Se invece non potete pianificare un viaggio al di fuori di questa finestra temporale, vi consiglio di concentrarvi sulla zona Nord del paese, incluso l'Hokkaido che però vede in questa stagione un momento di alto turismo interno e prezzi più alti della media nazionale. In ogni caso, l'estate è la stagione dei festival tradizionali e dei fuochi d'artificio, quindi, meteo permettendo, rimane un momento in cui è assolutamente possibile godere di un'esperienza autentica e indimenticabile.
Un altro consiglio che mi sento di dare per poter avere un'esperienza più autentica, è quello di non fossilizzarsi troppo su Tokyo. Da Europei siamo abituati ai viaggi nelle città d'arte dove passiamo giorni e giorni tra musei, parchi, chiese, passeggiate ed eventi. Ma il Giappone non è l'Europa.
Le città sono tutte moderne e recenti e, di fatto, non tanato diverse le une dalle altre. Con qualche eccezione, la vera ricchezza delle città Giapponesi è la loro cultura immateriale e le differenti atmosfere che sanno creare. Tokyo è senza ombra di dubbio una delle città con lo skyline più bello al mondo, l'architettura qui è davvero sbalorditiva e le esperienze di shopping negli enormi distretti commerciali sono praticamente infinite. Penso sia importane affrontare questa città con le giuste aspettative e un'idea chiara di cosa volerci fare e vedere in tempi prestabiliti. La capitale del Giappone, come tutte le grandi capitali del mondo, non è una città per tutti, non sentitevi obbligati a passare 4 giorni qui per visitare tutti i quartieri se siete più interessati ad altri aspetti culturali o paesaggistici del Sol Levante.
Una buona prassi è quella di includere nell'itinerario luoghi meno turistici ma tutto sommato vicini ai percorsi più battuti. Alcuni di questi siti sono facilmente raggiungibili con escursioni in giornata, altri richiedono una pianificazione più accurata ma questo vi renderà possibile immergervi meglio nella magia del Giappone. Ecco qualche esempio:
Kyushu: L'isola a sud del Giappone è ricchissima di patrimonio UNESCO e offre panorami rigogliosi e immacolati. Facilmente raggiungibile con il treno veloce Shinkansen, l'isola di Kyushu vi mette a disposizione città vibranti e calorose come Fukuoka e Nagasaki, zone rurali e poco popolose come Saga e Miyazaki e infine castelli e vulcani nelle prefetture di Kumamoto e Kagoshima.
Wakayama: Prefettura a Sud di Osaka che offre una natura incontaminata, fauna endemica e spiagge spettacolari, lontano dal turismo di massa. Qui è possibile effettuare il cammino di Kumano Kodo, un pellegrinaggio spirituale nella penisola Kii.
Tottori e Shimane: Queste due prefetture sono poco visitate dai turisti internazionali ma offrono paesaggi mozzafiato, dune di sabbia, antichi castelli e santuari meno conosciuti come il Santuario di Izumo Taisha. Non distanti da Osaka, sono prefetture poco popolose e poco turistiche, la vostra presenza qui non passerà inosservata e vi sentirete davvero dentro una grande avventura.
Shikoku: Quest'isola è famosa per il suo pellegrinaggio degli 88 templi, che attira viaggiatori in cerca di un'esperienza spirituale autentica. Lo Shikoku è un po' la Sardegna del Giappone, qui sembra di fare un salto nel passato ma nonostante la vita rurale e i paesaggi bucolici, potete fare affidamento sulla qualità e capillarità dei servizi giapponesi anche qui per un viaggio comunque confortevole e sicuro.
4. Esperienze uniche e autentiche per un viaggio indimenticabile
Se vuoi vivere il Giappone in modo autentico, senza sentirsi dentro un museo a cielo aperto, ci sono numerose esperienze uniche da poter considerare:
Onsen in località meno conosciute e onsen private: Per noi occidentali non è scontato usare i bagni pubblici e restare nudi accanto agli sconosciuti. L'esperienza delle Onsen per questo non è piacevole per tutti. Consiglio di prenotare in strutture come Ryokan che offrono Onsen private nelle proprie stanze (soprattutto se avete tatuaggi) o bagni termali aperti tutta la notte per poter avere un'esperienza comunque autentica ma in totale tranquillità e riservatezza.
Partecipare a festival locali: Molti festival tradizionali (matsuri) in Giappone non sono frequentati dai turisti internazionali. Partecipare a un festival in una piccola città come Tokushima permette di immergerti nella cultura locale in modo autentico. Altri festival meravigliosi e molto partecipati sono l'Aoi Matsuri di Kyoto e il Kunchi di Nagasaki.
Vivere in un ryokan tradizionale: Dormire in un ryokan (locanda tradizionale) ti permetterà di sperimentare la vita giapponese di un tempo, con futon su tatami e cucina kaiseki servita direttamente in camera o in zona dedicata dove potete indossare lo yukata, veste tradizionale.
Trekking: camminare in Giappone è un po' uno sport nazionale. Il paese è disseminato di sentieri e percorsi meravigliosi attraverso foreste, colline e valli. Molti di essi sono facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici e offrono servizi di qualità a tappe intermedie. Salutare e incontrare altri viaggiatori vi regalerà sicuramente ricordi preziosi.
Mangiare! Banalmente, mangiare nuovi piatti e scoprire nuovi sapori sono esse stesse esperienze autentiche e sorprendenti. Molti ristoranti hanno in vetrina rappresentazioni plastiche del loro menù, non abbiate paura di usare il telefono per tradurre gli ingredienti e fermarvi in Izakaya per provare più pietanze in una sola occasione.
5. Conclusione: Il Giappone è davvero troppo turistico?
Il Giappone ha indubbiamente visto una crescita esponenziale del turismo, con alcune delle sue località principali che sono diventate molto affollate. Tuttavia, è ancora possibile vivere esperienze autentiche, scoprendo angoli meno conosciuti e immergendosi nella cultura locale.
Se pianifichi attentamente il tuo viaggio e ti allontani dalle mete più turistiche, scoprirai un Giappone che mantiene intatta la sua magia, offrendo momenti di tranquillità, cultura e tradizione.
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