Guida Essenziale al Comportamento nei Ristoranti e Izakaya Giapponesi
Visitare il Giappone è un'esperienza unica, e mangiare nei suoi ristoranti e izakaya (locali informali simili a pub) offre un’immersione diretta nella cultura. Tuttavia, la gastronomia giapponese non riguarda solo il cibo, ma anche una serie di regole di comportamento che potrebbero risultare nuove per chi non è abituato. In questo articolo offro una guida pratica su cosa aspettarti e come comportarti per vivere al meglio la tua esperienza culinaria in Giappone.
1. Mettersi in coda e registrarsi all’ingresso
Una delle prime cose che noterai è l'abitudine di fare la fila, in particolare nei ristoranti molto popolari. La pazienza è un valore in Giappone, e mettersi in coda ordinatamente è considerato segno di rispetto e indica solitamente la qualità del ristorante. In molti casi, accanto all'ingresso del ristorante, troverai un foglio su cui è necessario registrare il proprio nome e il numero di persone nel gruppo. Una volta inseriti i tuoi dati, attendi il tuo turno, e il personale ti chiamerà quando sarà il momento di entrare. Ti consiglio di imparare a scrivere il tuo nome in katakana, puoi usare un traduttore come questo.
2. Le vetrine con riproduzioni di cibo
Un altro elemento tipico dei ristoranti giapponesi, soprattutto nelle aree turistiche o nei centri commerciali, sono le vetrine con riproduzioni di piatti in plastica: shokuhin sampuru. Queste copie realistiche dei piatti presenti nel menù sono esposte per dare un’idea precisa di cosa aspettarsi. Consultarle può essere utile, soprattutto se non parli giapponese, poiché puoi indicare direttamente al personale ciò che desideri ordinare. Queste riproduzioni sono curate nei minimi dettagli e spesso sono un'attrazione a sé in quanto ritenute vere e proprie opere artistiche.
3. Il menù e i piatti fissi (Teishoku)
Molti ristoranti offrono menù fissi chiamati "Teishoku", che comprendono un pasto completo con una portata principale, riso, zuppa di miso e contorni. Questi menù sono spesso un'ottima opzione per assaporare diversi sapori in un solo pasto e sono molto comuni a pranzo.
Quando ordini, è importante notare che il cibo giapponese è fortemente radicato nelle tradizioni, e modifiche ai piatti sono rare. Se hai allergie alimentari, è consigliabile notificarlo chiaramente al personale, invece di chiedere di escludere un ingrediente semplicemente perché non ti piace. In Giappone, può esserci una certa riluttanza a fare modifiche personalizzate a meno che non sia strettamente necessario.
4. Posate: non sempre a disposizione
Se sei abituato a mangiare con forchette e coltelli, in Giappone dovrai fare l’abitudine alle bacchette (Hashi), poiché le posate occidentali non sono sempre disponibili, soprattutto nei ristoranti tradizionali. Se proprio non riesci a usare le bacchette, puoi chiedere gentilmente una forchetta, ma tieni presente che in alcuni locali potrebbe non esserci. Consiglio semplicemente fare un po’ di pratica prima di recarsi in Giappone per evitare situazioni che possono mettere in imbarazzo. In ogni caso i nigiri di sushi si possono mangiare con le mani (pulite!), quindi niente paura!
5. L’acqua e l'oshibori: l'accoglienza giapponese
Una delle prime cose che noterai una volta seduto è che ti verrà servita acqua gratuita (a volte tè verde, a seconda del ristorante) senza doverla richiedere. È una tradizione comune in Giappone e l'acqua verrà regolarmente riempita durante il pasto ed esclusa dal conto. Verrà chiesto dopo cosa si vuol bere, se si intende pasteggiare con sola acqua, si può fare cenno che solo l’acqua è sufficiente: Mizu dakede daijōbudesu, se hai problemi Google Translate sarà tuo alleato, soprattutto per tradurre i menù solo in giapponese!
Inoltre, ti verrà offerto un panno caldo (oshibori) all’inizio del pasto, un gesto d’accoglienza che ti permette di rinfrescarti e pulirti le mani. In inverno, l’oshibori è caldo, mentre in estate può essere freddo. Ricorda che questo panno è per le mani, non per il viso e sarà il tuo tovagliolo per il resto del pasto. Cerca di non sporcarlo troppo e tenerlo piegato in modo ordinato con la parte sporca piegata all’interno. A volte viene servito su un apposito piattino, quello è il suo posto.
6. Il bottone per chiamare il cameriere
Un’altra peculiarità interessante dei ristoranti giapponesi è il bottone per chiamare il cameriere, che trovi spesso sul tavolo. A differenza di molti Paesi occidentali, dove il cameriere si avvicina al tavolo per controllare se hai bisogno di qualcosa, in Giappone sono molto discreti. Quando sei pronto per ordinare o hai bisogno di assistenza, basta premere il bottone e qualcuno arriverà al tuo tavolo. Se non c’è il pulsante, è comune chiamare i camerieri con un sonoro SUMIMASEN!
7. Il servizio: discreto e rispettoso
Il servizio nei ristoranti giapponesi si distingue per la sua discrezione e rispetto per la privacy del cliente. I camerieri raramente ti disturberanno durante il pasto a meno che tu non li chiami, e non ti sentirai mai pressato a lasciare il tavolo, anche se hai finito di mangiare. Inoltre, a differenza di quanto avviene in Italia o in altri Paesi, la mancia non è prevista e potrebbe addirittura essere considerata offensiva. Il servizio è già incluso nel costo del pasto, e la cortesia del personale fa parte della cultura dell’ospitalità giapponese. Se si inizia a fare tardi, passeranno per chiedere un eventuale last order, da qui è facile capire che è giunto il momento di finire le proprie pietanze e chiedere il conto.
8. Chiedere il conto e pagare
In Giappone, il momento del pagamento è un po' diverso rispetto a ciò che potresti essere abituato in altri Paesi. Quando hai finito il pasto e sei pronto per pagare, non sarà il cameriere a portarti il conto al tavolo. Invece, dovrai richiedere il conto (“o-kaikei onegaishimasu” oppure “o-kanjou onegaishimasu” o il più semplice inglese “check/chekku”) e recarti alla cassa, dove pagherai direttamente. Alcuni locali potrebbero lasciarti uno scontrino, che porterai con te alla cassa. Quando hai finito il pasto, per ringraziare il personale al tavolo o in cassa, invece del solito “arigatougozaimasu” usa “gochisousamadeshita”.
È importante ricordare che in Giappone il pagamento con contanti è ancora molto comune, specialmente nei ristoranti più piccoli. Assicurati di avere con te denaro contante, poiché non sempre vengono accettate carte di credito, soprattutto nei ristoranti tradizionali o izakaya. Questo in realtà è solo un consiglio pratico in quanto ormai la quasi totalità delle attività commerciali offre pagamenti digitalizzati. Quando paghi in contanti, il denaro va posizionato su un vassoio apposito alla cassa, non consegnato direttamente al cassiere, e il resto ti verrà restituito con la stessa attenzione. Per essere ancora più cortese, cerca di maneggiarlo con due mani.
9. Regole di comportamento a tavola
La tavola giapponese ha una serie di norme di educazione da rispettare, alcune delle quali potrebbero risultare particolarmente diverse rispetto a quelle occidentali. Innanzitutto, non leccare mai le bacchette, poiché è considerato estremamente maleducato e potrebbe mettere a disagio gli altri commensali. Evita anche di giocare con le bacchette o di gesticolare con esse. Inoltre, non ruttare a tavola è importante, in quanto non viene considerato segno di apprezzamento del cibo, come avviene in altre culture, ma è maleducato.
La conversazione a tavola dovrebbe essere tenuta a un livello moderato: non parlare a voce troppo alta e, soprattutto, cerca di evitare di starnutire o soffiarti il naso a tavola, in quanto è considerato estremamente scortese in Giappone. Questo è valido in ristoranti e luoghi più tranquilli e tradizionali, in alcuni grandi izakaya notturni frequentati da giovani e ubriaconi, l’atmosfera è decisamente meno formale e più caotica. In Giappone c’è un tempo e un luogo per tutto, cerca di “leggere la stanza” e capire cosa ti sembra opportuno e cosa no in base a chi ti circonda.
Se sei in un gruppo numeroso (almeno 5 persone), è bene prenotare in anticipo, poiché molti ristoranti giapponesi sono di piccole dimensioni e potrebbero non avere spazio sufficiente per accogliere gruppi numerosi senza preavviso. Se si passeggia durante le ore di punta in vie piene di ristoranti, può capitare di rimanere delusi dalla quantità limitata di posti liberi o dall’esaurimento degli ingredienti. Gli orari dei pasti in Giappone non sono dissimili da quelli italiani ma non sono del tutto uguali, soprattutto a cena. Cerca di fermarti a mangiare un po’ in anticipo rispetto alle nostre abitudini e non avrai grossi problemi.
In generale, in Giappone si mangia un po’ a tutte le ore e, soprattutto quando si viaggia da turista, è comodo fare più pasti di piccole dimensioni più volte al giorno piuttosto che fermarsi per il pranzo e la cena con più portate.
Ricorda che nella cucina giapponese non c’è una netta distinzione tra primi e secondi come in Italia e soprattutto chi è abituato a godersi una bistecca saziante come secondo, qui dovrà mettere in conto un’abitudine alimentare un po’ diversa per controllare la propria fame.
Infine, se ti viene offerto del cibo, è considerata cattiva educazione rifiutarlo, poiché in Giappone il cibo viene visto come un dono prezioso. Allo stesso modo, non lasciare avanzi nei piatti: finire tutto ciò che ti viene servito è segno di rispetto verso il cuoco e il cibo stesso. Non chiedere un bis di riso o udon o ramen se non sei sicuro di poterlo finire, è visto come atteggiamento egoista e da sprecone.
Conclusione
Mangiare in un ristorante o in un izakaya giapponese è un’esperienza culturale oltre che gastronomica. Seguire alcune semplici regole di comportamento ti permetterà di goderti al meglio il pasto e di rispettare le tradizioni locali senza sentirti a disagio. Mettersi in coda, consultare il menù con l’aiuto del traduttore di Google, avvisare in caso di allergie (da usare come scusa se proprio non si possono o vogliono mangiare determinati ingredienti), usare il bottone per chiamare il cameriere, usare correttamente le bacchette e l’oshibori e maneggiare con cura i contanti, sono solo alcune delle cose che ti aiuteranno a vivere un'esperienza autentica e memorabile in Giappone senza aver bisogno di un tour di gruppo guidato a pagamento che per ristrezioni logistiche non potrà portarti in ristorantini tipici dall’atmosfera autentica e familiare. Buon appetito!
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